Friends: Associates Architecture
Sebbene ogni spazio dovrebbe essere progettato con particolare attenzione ai dettagli e all’ambiente circostante, questo compito sembra essere particolarmente rilevante per il duo architettonico italo-sudafricano Associates Architecture (Nicolò Galeazzi e Martina Salvaneschi). Trovando concisione ed equilibrio nei prodotti di QuadroDesign per completare i loro progetti, armonizzano così l’estetica con un design sostenibile.




Intervista di Ilaria Sponda
La fluidità è fondamentale nel vostro approccio architettonico. Il concetto di fluidità si concentra sulla creazione di un collegamento senza soluzione di continuità tra l’edificio e il suo sito, cosa che sembriate aver facilitato nella vostra vasta pratica. Vi riconoscete in questo concetto?
AA: Sì, assolutamente. Ogni nostro progetto inizia con un dialogo profondo con il luogo che lo ospita, dove il sito stesso funge da “maestro” in ogni aspetto. Ci piace vedere i nostri progetti come dispositivi che aiutano a rivelare e comprendere un luogo e il suo potenziale.
Cosa vi interessa nella progettazione intorno ai corpi d’acqua? La vostra collaborazione a lungo termine con QuadroDesign ne è un esempio: dall’architettura all’interior design e ai dettagli come i rubinetti e le finiture, i vostri studi e progetti coniugano coerentemente il tecnologico con il naturale.
AA: Siamo interessati a lavorare a stretto contatto con l’elemento dell’acqua e a immaginare come questa possa essere espressa all’interno di uno spazio. I corpi d’acqua sono i “luoghi” in cui incontriamo un elemento primordiale e fondamentale delle nostre vite, e visti da questa prospettiva sono “luoghi magici”. Nella nostra concezione dell’architettura, tutto è progetto; non esiste una scala migliore o peggiore con cui confrontarsi: le scale più piccole alimentano quelle più grandi e viceversa. Per quanto riguarda il rapporto tra tecnologia e natura, è un tema costante in molte delle nostre opere, dove cerchiamo di raggiungere un equilibrio tra questi due aspetti che, se possono sembrare opposti, nel nostro approccio lavorano insieme e si integrano.



Quali affinità vi hanno portato a collaborare con QuadroDesign?
AA: I rubinetti e gli accessori QuadroDesign trasmettono un messaggio diretto, conciso e sincero, che si allinea strettamente con la nostra filosofia architettonica.
Quali caratteristiche e narrazioni aggiungono i rubinetti QuadroDesign alla vostra architettura?
AA: Il grande merito di ogni rubinetto QuadroDesign è che, pur avendo carattere e personalità, non oscurano mai il progetto architettonico. Per questo ci sentiamo di dire che QuadroDesign “accompagna” il progetto architettonico, cercando sempre la giusta armonia ed equilibrio.
Qual è la vostra combinazione preferita di materiali? Ad esempio, la vostra prima scelta quando abbinate l’acciaio inossidabile ad altri materiali?
AA: Non abbiamo un materiale preferito rispetto ad altri. Nella nostra esperienza, abbiamo sperimentato diversi tipi di materiali in base ai luoghi in cui lavoriamo. Questa varietà e differenza sono un valore che sosteniamo perché crediamo nell’importanza di trovare un metodo che ci consenta di rispondere in modo unico a luoghi e esigenze diverse, anziché adottare uno stile standardizzato. Se dovessimo scegliere, la nostra prima preferenza quando combiniamo l’acciaio inossidabile con altri materiali sarebbe il calcestruzzo.






Come interpretate la sostenibilità nel vostro lavoro?
AA: Preferiamo parlare di responsabilità piuttosto che di sostenibilità. Per noi, essere sostenibili significa essere responsabili in ogni scelta fatta durante il processo di progettazione e nelle relazioni che essa genera, dall’inizio alla fine.






La sostenibilità è una pratica da apprendere dal passato o una visione per il futuro? Come si fondono l’estetica e il design sostenibile?
AA: Crediamo che la sostenibilità sia una pratica da imparare dal passato. Il passato ci insegna molto sui modi responsabili di interagire con la natura e gli ambienti in cui viviamo. Per troppi anni, abbiamo aumentato la distanza tra noi e la natura — eppure è da lì che proveniamo, è ciò di cui siamo fatti, e verso cui andiamo. Per questo motivo, una delle missioni del nostro studio, nei prossimi anni, sarà di lavorare su questa riconnessione tra architettura e natura. Per quanto riguarda il legame tra estetica e design sostenibile, non ci sentiamo in grado di indicare come sia possibile farlo, ma possiamo affermare con certezza che, in ciascuno dei nostri progetti, lavoriamo e cerchiamo costantemente di trovare un equilibrio tra i due aspetti.


